
A dispetto del loro nome, infatti, le lavapavimenti di ultima generazione non si occupano solo di lavare le superfici, ma possono anche assolvere la triplice funzione di aspirare, lavare e infine asciugare. Tutto in pochi passaggi che di fatto annullano secchio, spazzolone, detergente e panno, sostituendoli con un unico apparecchio che svolge egregiamente i suoi compiti. Come fa una lavapavimenti a garantire tutte queste prestazioni da favola? La lavapavimenti utilizza due serbatoi, uno per l’acqua pulita e l’altra per raccogliere quella sporca. Il primo stadio della pulizia prevede l’aspirazione dello sporco, che viene convogliato in un contenitore apposito; i migliori modelli utilizzano l’efficiente tecnologia ciclonica di aspirazione. Quindi si passa al lavaggio, che avviene con delle spazzole rotanti o, in alcuni modelli, con panni resistenti in microfibra e nylon: questi ricevono acqua pulita e detergente a livello delle spazzole rotanti. Nel caso delle lavapavimenti a vapore, il detergente non viene nemmeno utilizzato, basta la forza igienizzante del solo vapore. Infine, l’ultima fase è l’asciugatura: la lavapavimenti toglie i liquidi in eccesso attraverso un sistema di raccolta dell’acqua sporca dal pavimento (tergipavimento), togliendo l’acqua in eccesso e riducendo il tempo di asciugatura.