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Quali saranno i nuovi lavori per gli umani nel futuro dell’Intelligenza Artificiale

Redazione MediaWorld15 LUGLIO 2025

Con l'Intelligenza Artificiale si svilupperanno nuove professioni nel mondo del lavoro. Si tratta di lavori che faranno emergere la nostra natura “umana” , sempre più essenziale.

È ormai diventato un luogo comune, quello dell’Intelligenza Artificiale che ci “ruberà il lavoro”. Ma siamo davvero sicuri che sia così? L’impatto che le IA hanno avuto sul mondo del lavoro (e non solo) è senza dubbio importante, e forse ancora imprevedibile per certi versi. Si può tuttavia presumere che l’Intelligenza Artificiale è già ora un valido supporto per tutti quei compiti che possono essere velocizzati e ottimizzati rispetto alle tempistiche e modalità tipicamente umane. 

Ma, appunto, l’Intelligenza Artificiale è in grado di sostituire l’umanità delle professioni? Un’interessante analisi di Robert Capps sul New York Times ha messo in risalto proprio questo aspetto: «Ma nel mondo reale il nostro lavoro riguarda molto più della somma dei nostri compiti: si tratta di contribuire con il nostro lavoro ad un gruppo di altri esseri umani - i nostri capi e colleghi - che possono capirci, interagire con noi e ritenerci responsabili in modi che non sono facilmente trasferibili agli algoritmi».

Per questo motivo, il lavoro non è destinato a scomparire del tutto in favore delle macchine, semplicemente emergeranno nuove professioni che daranno l’impronta umana ai compiti svolti dall’IA. Dopotutto, chi meglio di un umano potrebbe correggere, revisionare, controllare gli errori e gli strafalcioni che l’Intelligenza Artificiale inevitabilmente compie?

Vediamo quali possono essere le nuove figure professionali che dovranno interagire con l’Intelligenza Artificiale. 

Le caratteristiche dei nuovi lavori nel mondo dell’IA 

Robert Capps individua diverse aree e professioni che potrebbero diventare il “lavoro del futuro” in un mondo pervaso dall’IA. Vediamo alcuni esempi. 

Si parte dall’ “AI translator”, che potremmo tradurre in italiano con Interprete dell’AI: una figura iper-specializzata, che comprende fino in fondo i meccanismi alla base dei LLM più potenti e ne evidenzia le opportunità e le potenzialità ai manager delle aziende, in modo che possano compiere delle decisioni informate. 

Un altro nodo cruciale delle Intelligenze Artificiali è la questione legata alla “fiducia”. Per quanto complessi, i modelli linguistici di grandi dimensioni non sono sempre infallibili e possono commettere degli errori. Per questo le informazioni, i dati e le risposte dei chatbot hanno sempre bisogno di un controllo. Ciò potrebbe far sì che emergano nuove figure, come i “trust authenticator” o “trust director”, ovvero dei professionisti specializzati in IA che si occupano principalmente dell’affidabilità delle IA. Questo può avvenire sia a monte, con la formazione delle IA in modo che possano essere sempre più corrette e allenate, sia alla fine del processo come un double-check su dati e informazioni restituite. 

Infine, non è difficile immaginare un futuro prossimo in cui le aziende dialogheranno con modelli di Intelligenza Artificiali pensate ad hoc, formate sulla cultura aziendale e allenate a svolgere i task che quell’azienda richiede nello specifico. Ma chi formerà questi modelli? E come saranno? Dopotutto, è noto ormai che le IA più raffinate oggi possono sviluppare stili di conversazione e “personalità”, oltre ad una certa etica personale. Questo compito potrebbe rientrare proprio tra le nuove professioni connesse al mondo dell’Intelligenza Artificiale, ovvero un umano addetto alla formazione delle IA