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Condividi (oppure no) la tua musica preferita a casa o in mobilità

Alessandra Lojacono19 GENNAIO 2023

Niente cavi o complicate installazioni, ma solo il piacere di ascoltare buona musica in ogni ambiente della casa: è quello che permette di fare l’audio multiroom

L’utilizzo della tecnologia wireless e l’abitudine ormai consolidata di usufruire dei contenuti disponibili su smartphone e tablet o in rete attraverso Internet, permettono di vivere la musica senza confini all’interno dell’abitazione, in modo davvero facile e divertente grazie ai sistemi audio multiroom. Con i diffusori disposti nei diversi ambienti è possibile sincronizzare e gestire il sistema in modo che la musica venga riprodotta nell’ambiente in cui ci si trova. In alcuni casi, si può anche programmare il sistema multiroom in modo che la musica cominci automaticamente al nostro rientro a casa, proseguendo così senza interruzione l’ascolto iniziato con lo smartphone in cuffia.

Con almeno un diffusore in ogni ambiente in cui si desidera ascoltare musica è possibile decidere se riprodurre lo stesso brano in tutti gli ambienti o ascoltare canzoni diverse in ogni stanza. La gestione e il controllo della riproduzione avviene tramite app e dispositivo mobile, in modo estremamente comodo e intuitivo. Basta la presenza in zona di una presa di corrente, una condizione facile da soddisfare, a cui collegare l’alimentazione dei diffusori wireless e smartphone o tablet si trasformano in comodi telecomandi con cui “pescare” e riprodurre i contenuti ovunque risiedano: su un disco di rete (NAS), su un altro dispositivo connesso in rete o per selezionare i brani da riprodurre dall’ampio catalogo dei servizi di streaming in abbonamento disponibili online (Spotify, Deezer, AirPlay, ecc).

Un’app per gestire tutto

L’installazione e la gestione dei sistemi multiroom sono all’insegna della massima semplicità, tutto si può fare direttamente dallo smartphone o dal tablet, utilizzando l’app messa a disposizione dai costruttori che guida passo passo l’utente durante le diverse fasi. Il setup iniziale consiste essenzialmente nell’inserire nella rete domestica i diffusori e nel definire le diverse zone di ascolto; i diffusori si collegano tra loro tramite Wi-Fi, ma potrebbe essere necessario collegare il diffusore principale al router di casa tramite cavo. In ogni caso per sfruttare tutte le possibilità offerte dal sistema è strettamente consigliato disporre di un accesso a Internet, per usufruire della musica delle web radio o dei servizi in streaming, ma anche per effettuare gli aggiornamenti software messi a disposizione dai produttori, che i diffusori possono eseguire automaticamente.

Se per inviare la musica dallo smartphone ai diffusori si decide di utilizzare la tecnologia Bluetooth, la fase di abbinamento o pairing tra i dispositivi può essere resa più facile e veloce utilizzando la tecnologia NFC. I diffusori in genere sono dotati anche di pulsanti di controllo per gestire localmente le funzioni principali, come la regolazione del volume; l’ampio display di un tablet o di uno smartphone si rivela comunque uno strumento di controllo più pratico, anche perché permette di gestire perfettamente tutto il sistema e non solo un diffusore. Direttamente dallo smartphone è possibile selezionare i brani, gestire la riproduzione, regolare il volume, intervenire sull’equalizzazione, salvare i brani nei preferiti e riprodurre le proprie playlist, tutto con un semplice tap sullo schermo.

Musica da condividere in mobilità

Quando si parla di musica in mobilità da condividere il pensiero va subito agli speaker portatili Bluetooth ideali per ascoltare musica in compagnia, per serate e feste tra amici. I diffusori portatili hanno dimensioni ultracompatte per un facile trasporto, integrano una batteria che in alcuni modelli garantisce un’autonomia che supera le 20 ore e resistono a polvere e acqua per poter essere utilizzati in varie circostanze. È possibile, inoltre, aggiungere ulteriori speaker e fare in modo che riproducano lo stesso brano oltre a poter collegare più dispositivi sorgente (smartphone, tablet, PC…) allo stesso diffusore Bluetooth magari per alternarsi a riprodurre i brani con gli amici.

È possibile condividere la musica che stiamo ascoltando anche utilizzando cuffie wireless che devono essere compatibili con la sorgente audio che stiamo utilizzando. Se si possiede un iPhone o un iPad occorre attivare la funzione AirPlay e le cuffie o gli auricolari utilizzati devono essere compatibili con il sistema iOS. Si può controllare il volume per uno dei due set di cuffie/auricolari oppure di entrambi. Nel caso di dispositivi Samsung si parla di “Audio doppio” associando le periferiche audio compatibili al dispositivo Samsung Galaxy desiderato.

Le sigle del Bluetooth e la qualità del suono

Come tutte le tecnologie, anche il Bluetooth evolve nel corso del tempo: aumenta la quantità di dati che possono essere trasferiti, la velocità, migliorano i consumi e anche la portata del segnale.

Dal punto di vista multimediale, che poi è ciò che interessa in uno speaker Bluetooth, viene usato il profilo Advanced Audio Distribution Profile, abbreviato A2DP: in sostanza, questo profilo stabilisce le modalità di trasmissione audio (stereo) tra apparecchi compatibili e può sfruttare diverse tecnologie (codec), che si riflettono direttamente sulla qualità sonora, in particolare Mpeg2, Mpeg4 o aptX. Quest’ultima sigla, che è possibile trovare sugli apparecchi di alcuni produttori, identifica una famiglia di codec proprietari (aptX, aptX Live, aptX-HD) il cui obiettivo è quello di assicurare una qualità sonora eccezionale nonostante la connettività senza fili: per usufruire di questa tecnologia è necessario che entrambi i dispositivi, smartphone e speaker, siano compatibili con aptX.

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