
Il tablet non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Nati come dispositivi da tenere in mano, sempre pronti all’uso e con una batteria dalla lunga durata, sono arrivati negli ultimi anni ad avere prestazioni quasi paragonabili a quelle di alcuni computer portatili. Il merito è certamente dei sistemi operativi e della potenza dei componenti. Il tablet è facilissimo da usare, niente click doppi o click col tasto destro, niente finestre che si sovrappongono, le app sono tutte sullo schermo e con un click (o meglio un tap) si avvia quella che si desidera. Nei modelli più evoluti si può utilizzare una penna digitale che trasforma la scrittura a mano in testo in tempo reale offrendo la possibilità di modificarlo con semplici gesti. I convertibili si collocano a metà strada tra un notebook e un tablet. Non rappresentano una categoria ben specifica, ma comprendono tutti quei dispositivi dotati di schermo touch e della possibilità di scollegare la tastiera o di ruotarla a 360 gradi per nasconderla dietro lo schermo e possono assumere diverse configurazioni: da quella classica del notebook a quella tipo tablet con la tastiera ripiegata dietro lo schermo, per finire con quella che molti produttori definiscono tent mode, ovvero in modalità tenda. In questo modo la tastiera fa da sostegno per tenere il computer in piedi, facilitando la visione di un video o la consultazione di una pagina web. Montano a bordo Windows che, seppure in modalità touch, permette l’uso degli applicativi che si utilizzano normalmente su PC e notebook.