
La stabilizzazione è una delle funzioni imprescindibili per ottenere foto e video aeree senza sbavature. Tale tecnologia può essere di tipo ottico oppure digitale e serve ad attutire le micro-vibrazioni della fotocamera, rendendo le immagini maggiormente nitide e i video molto più fluidi. Per stabilizzazione digitale, connotata dalla sigla EIS, si intende un sistema di stabilizzazione che interviene a livello software, ritagliando piccole porzioni di inquadratura ai lati esterni della scena così da eliminare scatti improvvisi e movimenti accidentali. Con stabilizzazione ottica (OIS) si indica, invece, la presenza di un sistema meccanico ad assi o giroscopio che ammortizza i movimenti involontari del dispositivo tenendo la lente ferma e il soggetto sempre al centro dell’inquadratura. Di solito è quella più precisa tra le due ed è adottata dai modelli di fascia alta.
Una menzione è da riservare allo zoom, che può essere a sua volta ottico o digitale. Anche in questo caso nei modelli più economici è di solito presente uno zoom di tipo digitale, che effettua quindi un ingrandimento tramite software. Qui è preferibile non superare i 10x per non rischiare di avere risultati scadenti, con immagini mosse o sgranate. Nei droni top di gamma è possibile trovare, invece, uno zoom di tipo ottico che non compromette la qualità delle immagini se utilizzato.