Come risparmiare davvero
Un tema che emerge tutte le volte che si parla di riscaldamento smart è la sua capacità di determinare un risparmio tangibile in bolletta. Alcuni hanno anche cercato di quantificarlo parlando di 20%, 30% o anche di più, ma alla fine il risparmio, che non solo è possibile bensì più che probabile, è difficilmente quantificabile perché dipende da come il termostato viene usato e, soprattutto, dall’impiego puntuale di tutte le funzionalità dedicate al risparmio energetico. La certezza, però, è che il risparmio può essere tangibile. Semplicemente perché il termostato e le valvole termostatiche, essendo connesse, gestibili da remoto e basate su software intelligenti, regolano il riscaldamento in modo tale da evitare sprechi, che sono una delle principali fonti di costo in bolletta. Ecco come i termostati smart e le valvole potrebbero permettere un reale risparmio.
- Controllo remoto e programmazione
La possibilità di controllare a distanza il termostato e/o le valvole sui caloriferi permette di effettuare una programmazione più intelligente e, soprattutto, molto più semplice rispetto ai termostati tradizionali. È così possibile abbassare la temperatura quando si è fuori casa o negli ambienti in cui si trascorre meno tempo, e poi alzarla successivamente per trovare un ambiente accogliente al rientro.
- Autoregolazione della temperatura
I sistemi di riscaldamento smart si basano di solito su software evoluti che permettono non solo la regolazione fine della temperatura negli ambienti di casa, ma apprendono le abitudini dell’utente dall’utilizzo che ne fa e possono così impostare routine di regolazione automatica in funzione di eventi ripetitivi come l’orario in cui ci si sveglia, si esce di casa, si rientra e si va a letto. Tutto, ovviamente, al fine del massimo risparmio possibile: il calore deve esserci quando serve e dove serve, non altrove.
Il sistema smart, magari basato su algoritmi di intelligenza artificiale, può regolare automaticamente la temperatura anche in funzione di altri dati, come per esempio la temperatura esterna, la presenza o meno di persone in casa (rilevata tramite sensori o geolocalizzazione) e anche delle previsioni meteo.