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Videoproiettore: come sceglierlo per la casa

Come scegliere un buon videoproiettore: le caratteristiche tecniche

Se il “classico” televisore non ti basta più e vuoi realizzare un vero e proprio home cinema la strada migliore è acquistare un videoproiettore per la casa. Ma non bisogna pensare ai proiettori di una volta, ingombranti da appendere al soffitto con diversi cavi. Oggi sono disponibili videoproiettori molto compatti, anche portatili, con diffusori integrati e connettività wireless. I modelli più recenti con ottica a tiro ultra corto possono essere installati proprio a ridosso della parete da illuminare, Inoltre molti di questi videoproiettori integrano tutte le funzionalità di un classico televisore, compresa la visione di canali che provengono dall’antenna. Ma prima di procedere all’acquisto è bene conoscere le principali caratteristiche da prendere in considerazione per non sbagliare e trovare il modello più adatto alle proprie esigenze.

Ecco una guida per approfondire quale modello di videoproiettore è adatto per realizzare un home cinema. Il videoproiettore rappresenta un’alternativa ai TV consentendo di godere di una visione cinematografica nel comfort del proprio salotto, trasformando qualsiasi superficie in un grande schermo di proiezione di alta qualità, non solo per film e serie tv ma anche per filmati personali da mostrare ad amici e parenti. Prima di tutto è importante conoscere le principali caratteristiche di un videoproiettore per scegliere il modello giusto adatto alle proprie esigenze e alla propria abitazione. Tra i vantaggi di un videoproittore rispetto a un TV ci sono le dimensioni dello schermo flessibili e la portabilità di alcuni modelli che sono leggeri e facili da trasportare per creare cinema all’aperto o in altri luoghi che non sia il salotto di casa.

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    Famiglia su divano grigio con bambino in primo piano. Un proiettore nero è visibile accanto al bambino. Lampade a sospensione sullo sfondo.

    Principali tipologie di videoproiettori

    Sono presenti in commercio diverse tipologie di videoproiettori che si distinguono non solo per specifiche funzioni ma anche per dimensioni e peso.

    • Pico Proiettori: hanno il vantaggio di essere molto compatti e portatili, di contro hanno poca risoluzione e sono poco luminosi
    • “Cubotti” tutto in uno: hanno dimensioni ridotte rispetto a un proiettore tradizionale, integrano una lampada LED o Laser, generalmente con risoluzione Full HD, audio integrato, funzionalità smart TV, Bluetooth e Wi-Fi, e dispongono della funzione di auto centratura dell’immagine sulla parete per poterli posizionare dove si vuole.
    • Laser TV / proiettore tiro ultra corto: sono proiettori da posizionare vicino alla parete, spesso con sintonizzatore TV, per immagini da 100” in su, tipicamente 4K e anche 8K, audio integrato, funzionalità smart, solitamente di qualità superiore rispetto ai “cubetti”, generalmente con lampada Laser e molto luminosi.
    • Proiettore tradizionale: tipicamente va posizionato con cura a soffitto o sulla parete di fondo, offre la migliore qualità di immagine almeno nei modelli pensati per l’home cinema; non sono disponibili le funzioni TV.

    Caratteristiche tecniche da considerare

    Uomini seduti a un tavolo rosso con un proiettore, croissant e caffè.

    Risoluzione

    La risoluzione di un videoproiettore indica il numero di pixel utilizzati per formare l’immagine, quindi maggiore è la risoluzione più sarà dettagliata l’immagine proiettata. La maggior parte dei modelli in commercio sono Full HD e 4K e quello che bisogna considerare nella scelta è che più grande si vuole l’immagine proiettata più alta dovrebbe essere la risoluzione in particolare se si guarda da vicino altrimenti si rischia di vedere la griglia dei pixel.

    Luminosità

    È forse uno degli aspetti più importanti perché definisce la potenza della luce che il videoproiettore trasmette sullo schermo. La luminosità è indicata in ANSI lumen e più è elevata maggiore è la possibilità di illuminare schermi più grandi e di riprodurre contenuti anche in ambienti non completamente bui. Un dato da valutare in base alle condizioni dell’ambiente in cui verrà utilizzato il videoproiettore; generalmente una luminosità tra i 1.000 e i 1.500 lumen è più che sufficiente per un utilizzo home cinema. Se nella stanza c’è molta luce ambientale allora è meglio orientarsi verso un modello con almeno 2.000 ANSI Lumen.

    Rapporto di contrasto

    Il rapporto di contrasto viene indicato tramite un rapporto numerico e influisce sulla profondità dei neri e di riflesso sulle diverse sfumature cromatiche. Più è alto maggiore è la qualità dell’immagine garantendo una resa migliore nelle scene più scure con neri profondi e non sbiaditi.

    Rumorosità

    Uno dei dati da valutare attentamente è la rumorosità, espressa in dB (decibel), visto l’uso che si fa del videoproiettore per la riproduzione di film e serie tv. Naturalmente ogni modello dispone di una ventola e di un sistema di dissipazione del calore che però non deve interferire con la visione; indicativamente un valore inferiore ai 30 dB è l’ideale.

    Tecnologia di illuminazione: lampada, LED e laser

    Sono principalmente tre le tecnologie di illuminazione utilizzate nei videoproiettori:

    • LAMPADA: è la soluzione più classica, scalda parecchio (di conseguenza i proiettori sono più rumorosi per la presenza della ventola) e i videoproiettori che la implementano hanno bisogno di un periodo di raffreddamento quando si spengono. Generalmente la lampada dura meno di LED e LASER e il costo del ricambio è elevato.
    • LED: consumano meno e durano di più rispetto alla lampada “classica”. Hanno permesso lo sviluppo dei moderni pico-proiettori.
    • LASER: sono più luminosi e durano di più, inoltre permettono di avere una gamma cromatica molto più ampia, con colori decisamente più saturi.

    Tra le caratteristiche da valutare c’è anche la durata della lampada indicata in migliaia di ore. Naturalmente nel calcolo pesano le modalità d’uso che possono influire, comunque in generale è consigliabile valutare modelli che non scendono sotto le 10.000 ore e prediligere, dove presente, la modalità di proiezione Eco. Esistono poi videoproiettori con pannelli LED per la generazione della luce che hanno una durata di circa 20.000 ore di funzionamento e sono più efficienti da un punto di vista energetico.

    Connessioni

    Per quanto riguarda le connessioni presenti, la maggior parte dei videoproiettori disponibili hanno almeno una HDMI e una USB. È importante valutare la presenza di connettività wireless, compatibilità con Miracast, Chromecast, Apple AirPlay oltre a funzionalità Smart TV ed eventualmente anche il sintonizzatore TV per sostituire completamente il televisore (come nei LASER TV).

    Come scegliere un videoproiettore per la casa

    Hai deciso che ciò che ti offre il tuo TV non basta più e sei pronto a fare “il grande salto” e acquistare un videoproiettore che è in grado di superare senza problemi i 100” di dimensione dello schermo? Ci sono allora alcuni aspetti da valutare prima di procedere all’acquisto. Innanzitutto lo spazio a disposizione non solo per posizionare il videoproiettore ma anche la parete sui cui proiettare le immagini (con o senza la necessità di uno schermo per la proiezione). In base alle specifiche esigenze è meglio orientarsi verso la tipologia più indicata. Se l’intenzione è quella di sostituire il televisore la tipologia di videoproiettore più indicata è il Laser TV che si può tranquillamente vedere anche con la luce del giorno grazie agli appositi schermi. In caso il proiettore serva per guardare partite, film o serie tv con gli amici proiettando immagini di alta qualità allora meglio orientarsi verso i “cubotti” o i pico proiettori soprattutto se gli spazi sono piccoli. Per il vero e proprio Home Cinema è consigliabile su un proiettore di alto livello che offre il massimo della qualità di immagine.

    Un proiettore portatile argento è tenuto in mano, con un obiettivo nero visibile. Lo sfondo è sfocato, con tessuti chiari e scuri.

    Videoproiettore Full HD: come sceglierlo

    I videoproiettori con risoluzione Full HD sono tra i più ricercati per la riproduzione di contenuti in ambito domestico insieme ai modelli 4K ma rispetto a questi ultimi hanno costi inferiori. Oltre a scegliere la tipologia (pico-proiettori, “cubotti”, tradizionale o a tiro ultra corto) occorre valutare luminosità, tecnologia di illuminazione, rumorosità, ecc in base alle pricipali modalità di utilizzo.

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      I vantaggi della cantinetta vino

      La cantinetta vino dispone di caratteristiche e di una serie di funzioni che consentono di preservare in modo sicuro la qualità della nostra collezione di vini. Per questo, conservare le nostre bottiglie in questo elettrodomestico e non in frigo può davvero fare la differenza, sia che si tratti di vino da degustazione sia che vogliamo farlo invecchiare.  Ecco i vantaggi principali che questo acquisto può fare per gli amanti del buon vino:

      • Mantiene la temperatura e il grado di umidità costanti: quella della temperatura di conservazione dei vini è una questione molto delicata poiché caldo e freddo possono modificare e alterare le proprietà organolettiche e il sapore del vino. Per lo stesso motivo, è importante controllare costantemente anche il grado di umidità.
      • Protegge da luce e calore: la maggior parte dei modelli disponibili incorpora un vetro temperato con filtro anti UV che protegge i vini dal pericolo di sviluppo di radicali liberi o da un possibile processo di ossidazione facendo sì che il vino acquisisca sapori sgradevoli.
      • Conserva le bottiglie nella posizione corretta: gli scaffali possono essere posizionati orizzontalmente o inclinati di 5° in base alla tipologia di vino. Questo ti permette di mantenere il tappo sempre umido e la bevanda sempre fermentata al punto giusto. 

      La nuova etichetta energetica

      Nella scelta di una cantinetta per il vino è importante analizzare l’etichetta energetica che ci dà indicazioni utili per orientarsi verso un modello efficiente in grado di garantire consumi energetici ridotti.

      Le voci presenti nell’etichetta energetica sono:

      • Marchio del costruttore e nome del modello
      • Classe di efficienza energetica a cui appartiene l’apparecchio (dalla A alla G)
      • Consumo di energia espresso in kWh/anno: un dato che ci fa capire quanto può influire la cantinetta sulla bolletta. Per fare un esempio pratico: una cantinetta vino con un solo scomparto e un volume di 300 litri che appartiene alla classe G avrà un consumo superiore a 121 kWh/anno
      • Il numero di bottiglie di vino standard che possono essere conservate
      • Rumorosità espressa in decibel e la corrispondente classe di emissione del rumore (scala da A a D): poiché è un elettrodomestico destinato a un funzionamento continuo e spesso posizionato in ambienti molto vissuti è importante che non sia troppo rumorosa; alcuni modelli, grazie alla presenza del compressore anti-vibrazioni, garantiscono valori intorno ai 37-39 dB

      Ci sono poi anche semplici accorgimenti per non sprecare energia come evitare l’apertura e la chiusura ripetuta dello sportello e il posizionamento della cantinetta lontano da fonti di calore.

      Funzioni “extra”

      Oltre alle funzioni base, quelle indispensabili che tutte le cantinette vino devono avere, sono disponibili modelli che aggiungono dei plus per soddisfare le esigenze degli utenti. Alcuni esempi sono: il sistema anti vibrazioni per ovviare alle oscillazioni dovute al funzionamento del motore che possono alterare l’aroma rovinando il gusto; l’illuminazione LED che garantisce la giusta visibilità all’interno senza produrre calore per mantenere la temperatura ideale di conservazione; la presenza di una serratura per tenere al sicuro le bottiglie più pregiate dal pericolo bambini; il display digitale per gestire le varie impostazioni senza dover aprire la porta; le porte reversibili per cambiare il senso di apertura in base al posizionamento della cantinetta nei diversi ambienti; lo sbrinamento automatico in caso di formazione di ghiaccio; il filtro a carboni attivi nel sistema di ventilazione per mantenere l’aria pulita all’interno della cantina.

      Marche

      Ti sorprenderà scoprire quanti modelli di cantinette da vino ci sono in vendita: anche sul nostro sito e nei nostri negozi fisici la scelta non manca. In particolare, chi ne ha già comprata una ha recensito positivamente i modelli realizzati da Haier, Hoover e Candy. 

      Haier

      Le cantinette da vino di Haier sono ritenute molto professionali, sia per i materiali con cui sono realizzate sia perché sono per lo più a temperatura doppia, quindi ideali per conservare contemporaneamente diverse tipologie di vino. 

      Candy

      Le cantinette Candy, invece, hanno dalla loro soprattutto la flessibilità dei ripiani. Il legno di bambù con cui sono realizzate permette di inserire bottiglie di diverse forme senza appesantire troppo, deformare o rischiare che rimangano incastrate. 

      Hoover

      Le cantinette Hoover coniugano eleganza e prestazioni elevate, permettendo di avere elettrodomestici capienti e performanti e che siano anche un elemento d’arredo. Nonostante questo, i prezzi dei modelli del marchio restano alla portata di tutti.

      Come puoi vedere, abbiamo affrontato l'argomento senza tralasciare alcun dettaglio, ora saprai certamente orientarti nella scelta del modello adatto alla tua casa nel modo giusto. Non ti resta che individuare la cantinetta da vino che diventerà un elemento d'arredo nella tua cucina.