Preparatevi a salutare Google: le ricerche per come le conosciamo stanno per cambiare
Indice
- Ricerche sempre più lunghe e complesse: cos’è e come funziona AI Mode di Google
- Cerca informazioni su quello che hai davanti agli occhi: come funzionerà Search Live
- Le novità su Gemini: versione ‘Pro’ e l’approdo su Chrome
- Videochiamate tridimensionali: come dovremmo ripensare le call con Google Beam
Il 20 e il 21 maggio si è tenuto Google I/0, l’appuntamento annuale con la conferenza del gigante di Mountain View. Tante le novità annunciate, che lasciano intender un cambiamento radicale nel modo di fare ricerche.
Google I/0 è una conferenza annuale che l’azienda tiene per presentare al mondo, soprattutto a sviluppatori e aziende, le sue principali novità. Pur non essendo addetti ai lavori, tuttavia, molti utenti aspettano questo appuntamento annuale in quanto ricco di novità: da quello che emerge da Google I/0 è infatti possibile intuire cosa sta per arrivare e come cambierà il motore di ricerca nei mesi a venire.
Martedì 20 maggio si è dunque aperta l’edizione 2025 del Google I/0, nello Shoreline Amphitheatre di Mountain View, in California, a pochi passi dal quartier generale del più famoso motore di ricerca al mondo. Come prevedibile, le novità più interessanti presentate sul palco riguardano l’Intelligenza Artificiale in tutte le sue forme.
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Ricerche sempre più lunghe e complesse: cos’è e come funziona AI Mode di Google
È stata introdotta una rinnovata modalità di ricerca che include l’Intelligenza Artificiale. Se finora abbiamo imparato a familiarizzare con AI Overview, a breve potremmo ritrovarci con un nuovo pulsante chiamato “AI mode” proprio nella barra di ricerca. Come ha osservato lo stesso Sundar Pichai (amministratore delegato di Google), gli utenti hanno cambiato il modo di riferirsi al motore di ricerca, sottoponendogli query sempre più lunghe e richieste sempre più articolate. A questo dovrebbe servire proprio Ai Mode, che può rispondere a richieste personalizzate e complesse, oltre alla possibilità di intavolare una vera e propria conversazione con domande follow-up e complementari.
Per usufruire di questa modalità basterà aprire semplicemente una nuova scheda del motore di ricerca, e selezionare la tab dedicata. Il rilascio di questa nuova modalità è iniziato per gli USA in concomitanza con la conferenza di Mountain View e si tratta di un roll-out graduale. Realisticamente nei prossimi mesi potrebbe essere esteso anche ad altri Paesi e al continente europeo.
Cerca informazioni su quello che hai davanti agli occhi: come funzionerà Search Live
La ricerca di informazioni sul web si muove su frontiere sempre più innovative, che potrebbero anche e addirittura bypassare la necessità di digitare le query su una barra di ricerca.
Google ha infatti annunciato anche Search Live, una modalità integrata direttamente nella modalità Lens (con apposita icona "Live") che permette di interagire con Search usando direttamente la fotocamera. Se ad esempio siamo in viaggio in una città d’arte, basterà semplicemente inquadrare i monumenti che ci troviamo davanti per ricavare informazioni al riguardo.
Le novità su Gemini: versione ‘Pro’ e l’approdo su Chrome
Il modello di intelligenza artificiale multimodale di Google non solo si aggiorna ma sarà integrato direttamente nel motore di ricerca Chrome.
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Un cambiamento importante ma in qualche modo già prevedibile, avendo ormai già familiarizzato con l’icona a forma di stellina a quattro punte nelle varie applicazioni della Google Suite, come Gmail e Google Doc.
Proprio su Gmail, infatti, è prevista anche una nuova modalità che sfrutta sempre l’IA per rispondere più agevolmente ai messaggi di posta elettronica. La funzione “Risposte intelligenti” può assorbire il nostro stile di scrittura, analizzare il testo di una mail, comprenderne il destinatario e in base a queste informazioni suggerire una risposta completa.
Gemini su Chrome potrà quindi interagire e ricavare informazioni direttamente sulle pagine che si visitano in tempo reale (entro fine anno, anche su più schede contemporaneamente) ad esempio riassumendole, estraendo informazioni vitali o personalizzandole in base alle nostre ricerche.
Sempre per Gemini 2.5 Pro, una novità accolta con entusiasmo è stata la modalità DeepThink. Si tratta di una modalità sperimentale che, come si può facilmente intuire dal nome, applica ragionamenti più complessi. È infatti pensata per attività come la programmazione e la risoluzione di operazioni matematiche più complesse.
Videochiamate tridimensionali: come dovremmo ripensare le call con Google Beam
Una delle feature presentate durante il Google I/0 che ha destato più fascino e curiosità è stata Google Beam. Trattasi di quello che finora era noto agli addetti ai lavori come Progetto Starline.
Si tratta di una implementazione dell’Intelligenza Artificiale in un dispositivo pensato ad hoc per le videochiamate. Questo nuovo schermo, realizzato insieme ad HP, è dotato di un display a campo luminoso e sei telecamere che insieme potranno ricreare un'immagine 3D della persona con la quale si sta parlando in una video-call. In questo modo, si avrà la sensazione di portare avanti una conversazione naturale, face to face, con quella persona – pur essendo a distanza.
Sono diverse le aziende che potrebbero implementare questa tecnologia, applicandola quindi alle videochiamate di lavoro.