Quanto consuma un ventilatore nella notte: tutti i dati da controllare
Ci sono due fattori importanti che hanno un impatto sul consumo dei ventilatori. Per calcolare quanto consumano in una notte, infatti, è importante tenerli a mente.
Nelle torride notti d'estate è abitudine piuttosto diffusa cercare di rinfrescarsi addormentandosi con il ventilatore acceso. L’aria che smuove, seppure non tecnicamente fredda, può dare una sensazione di sollievo dal calore dissipandolo e permettendoci di ottenere un sonno più riposante e meno tormentato da sudorazioni eccessive.
Come ogni apparecchio elettronico, tuttavia, anche i ventilatori hanno un consumo. Chiedersi a quanto ammonta quello del ventilatore che utilizziamo la notte (talvolta anche tutta la giornata, totalizzando quasi 24 ore di utilizzo continuo) può essere utile per calcolarne l’impatto sulla bolletta della luce. Il consumo non è eccessivo al punto da destare preoccupazione per i nostri risparmi, tuttavia ci sono due fattori che lo condizionano: la potenza dell’apparecchio e il numero di ore che rimane acceso.
Vediamo nel dettaglio cosa significa e come calcolare il prezzo delle calde nottate estive.
Potenza e tempo: due dati da non sottovalutare per il consumo del ventilatore
Partiamo dal dato in apparenza più scontato: il tempo. Gran parte del consumo di un elettrodomestico, e vale anche quindi nello specifico per il ventilatore, deriva dalle ore effettive di utilizzo. Più il ventilatore rimane acceso più questo avrà bisogno di maggiori quantità di energia per funzionare.
Il secondo fattore è invece la potenza, che viene misurata in Watt. Va da sé che i ventilatori non sono tutti uguali: alcuni consumano di più ed altri di meno. Molto dipende anche dalla velocità: spesso infatti questi comodi elettrodomestici estivi consentono di regolare la velocità delle pale che servono a smuovere l’aria, spesso attraverso tasti o manopole che presentano numeri in ordine crescente: da 1 (più lento) a 3 o 4 (più veloce). Per questo motivo, quello che possiamo fare è quindi fare una media.
Secondo diversi siti specializzati, il consumo medio di un ventilatore è tra i 20 e i 100 Watt all’ora.
Come si fa il calcolo dei consumi e quanto costa in euro un ventilatore acceso tutta la notte
Avendo questi dati a disposizione, non rimane che calcolare il costo effettivo dei ventilatori che utilizziamo in casa di notte. Tieni sempre presente che il prezzo dell’energia non è sempre lo stesso e può variare sia in base alla tipologia di contratto stipulata con il tuo fornitore, sia in base al costo dell’energia sul mercato che naturalmente risente di diverse fluttuazioni durante l’anno.
Come è cambiato il costo dell’energia rispetto all’anno scorso: il confronto con il 2024
Per tenere conto di queste variazioni è possibile tenere come riferimento il PUN, ovvero il Prezzo Unico Nazionale: un valore che aiuta ad analizzare come varia il prezzo dell’energia durante l’anno. Il PUN del 2024, ovvero l’anno scorso, ha raggiunto un valore medio di 0,130 €/kWh tenendo tuttavia presente che ha avuto un andamento crescente per tutto l’anno. Più o meno un anno fa, ad agosto 2024, il PUN aveva un valore medio di 0,128 €/kWh. Per l’estate 2025, anche se sarà necessario aspettare ancora un po’ per avere dati più completi e una visione d’insieme, si stima che il prezzo medio dell’energia sia di 0,106 €/kWh (come calcolato da Luceegasitalia.it).
La formula per calcolare il costo del ventilatore: un esempio
Ma come si fa a calcolare il costo effettivo del ventilatore acceso tutta la notte, una volta avuti tutti i dati? Facciamo un esempio.
Poniamo, dunque, che il costo medio dell’energia ad oggi sia intorno a 0,12 euro all’ora per ogni kW, tenendo presente che 1 KW = 1000 W. Ora poniamo che il nostro ventilatore consumi il valore più alto della stima fatta prima, ovvero 100 W. Se rimane acceso un’ora intera consumerà quindi 0,1 kWh. Il suo costo finale, dunque, sarà di circa 1 centesimo per ogni ora di funzionamento. Ciò vuol dire che, calcolando l’intera notte come un periodo di circa 8 ore, il costo del ventilatore notturno sarà di circa 0,08 euro ovvero 8 centesimi.
Modelli a confronto: la differenza nei consumi
Per capire meglio, proviamo a fare un confronto tra diversi modelli di ventilatore cercando di intercettare le differenze nei consumi.
Tra le varie tipologie di ventilatori domestici più diffuse troviamo quelli a piantana. In alcuni modelli, il consumo massimo raggiunge i 70 W come nel caso del ventilatore a piantana Koenic KSF 400 M.
Ma possiamo trovare anche altre alternative con consumi più bassi, un esempio: il Rowenta VU5690 che ha un consumo massimo di 35 W.
Le differenze nei consumi sono dovute a diversi fattori: non solo la velocità, ma anche le dimensioni del ventilatore o le funzioni definite dal costruttore. Le variabili quindi sono parecchie. Un ventilatore che consuma più Watt potrebbe funzionare meglio per le vostre esigenze.
Come si può risparmiare energia con i ventilatori accesi in casa
Come anticipato, in realtà, il costo dei ventilatori non è eccessivo rispetto ad altri elettrodomestici che tipicamente si usano d’estate poiché non raffreddano l’aria ma semplicemente il movimento meccanico delle pale la smuove creando una sensazione di freschezza. Tuttavia, questo non vuol dire che non si possano adottare alcuni accorgimenti per ridurne il consumo, risparmiare in bolletta e anche fare bene all’ambiente.
In generale è opportuno sempre scegliere prodotti con basso consumo energetico. Per farlo puoi aiutarti consultando le etichette energetiche che trovi sulla confezione o anche nelle schede dell’e-commerce di MediaWorld. Qui puoi consulare la tab “Dati tecnici” per ogni prodotto, oppure visualizzare la Scheda Classe Energetica dove trovi non solo la Classe Energetica (A++, A+, A, ecc ecc) del prodotto e tutte le specifiche sui suoi consumi fornite dal produttore.
Un’altra cosa che puoi fare è sfruttare in modo più saggio il “fattore tempo”. Non sempre è necessario che il ventilatore rimanga acceso per tutta la notte, ma puoi fare in modo di sfruttare gli orari in cui le temperature naturalmente si abbassano, come la mattina presto. Esistono dei ventilatori domestici con un timer incorporato, in modo da personalizzarne ancora di più l’uso. Oppure, puoi acquistare una presa timer utile per il ventilatore o altri elettrodomestici.
Infine, alcuni consigli pratici per tenere la casa più fresca possibile durante la giornata riducendo così i consumi:
- usa tende e tapparelle durante il giorno per evitare l’esposizione solare delle stanze e tenerle all’ombra
- spegni il ventilatore se non sei nella stanza
- assicurati che le stanze siano ben isolate