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Entra in vigore l'etichetta energetica: cosa cambia per Smartphone e Tablet?

Redazione MediaWorld12 MARZO 2025
Riparazione di un telefono con cacciavite, affiancato da un'etichetta energetica di classe B con icone di protezione.

A fine giugno entreranno in vigore importanti regolamenti dell'Unione Europea sull’etichettatura energetica che rivoluzioneranno il mondo degli Smartphone e dei Tablet.

A partire dal 20 giugno, i dispositivi smartphone e tablet in Europa dovranno essere dotati di una nuova etichetta energetica

Ma non si tratta di una semplice etichetta. Fornirà informazioni chiare e dettagliate su parametri fondamentali come la riparabilità, l'efficienza energetica e la disponibilità degli aggiornamenti software.

Le nuove direttive dell'Unione Europea avranno quindi un impatto diretto sulla progettazione e sul supporto post-vendita dei prodotti. L'obiettivo è chiaro: ridurre i rifiuti elettronici, promuovendo la realizzazione di dispositivi più robusti e duraturi nel tempo

In questo articolo ti spiegheremo in cosa consiste, ma se vuoi solo scoprire come leggerla puoi cliccare qui per andare all'articolo dove te lo spieghiamo!

Com’è fatta la nuova etichetta energetica

Ogni nuovo smartphone e tablet venduto in Europa dovrà presentare un'etichetta energetica chiaramente visibile e in formato standard. Questa etichetta, ispirata a quella già in uso per gli elettrodomestici, conterrà una serie di parametri fondamentali: 

  • un codice QR che, una volta scansionato, ti darà accesso a ulteriori dettagli sul dispositivo, come specifiche e test; 
  • il marchio e l'identificativo del modello, che ti permetterà di individuare facilmente prodotto e produttore;
  • la classe di efficienza energetica, espressa con una lettera dalla A (più efficiente) alla G (meno efficiente), che sarà definita dall'Indice di Efficienza Energetica (IEE);
  • la classe di affidabilità in caso di caduta libera, basata sulla resistenza del dispositivo a cadute da un’altezza pari a 1 metro;
  • la classe di riparabilità o indice di riparabilità (R), un valore che esprime quanto facilmente un dispositivo può essere riparato;
  • la durata della batteria per ciclo in ore e minuti, calcolata con appositi test di utilizzo;
  • la durata della batteria in cicli, e cioè il numero di cicli di carica-scarica della batteria garantiti al pieno della capacità prima che scenda all’80%; 
  • il grado di protezione da agenti esterni (IP), ovvero la resistenza a polvere e liquidi.

Etichetta energetica con frecce colorate da verde ad arancione e rosso e la lettera B. Simboli di batteria, cacciavite e gocce.

Cos’è la classe di efficienza energetica e come si calcola

La classe di efficienza energetica per smartphone e tablet è determinata in base all'Indice di Efficienza Energetica (IEE). Questo indice viene calcolato con una formula specifica basata su un test di durata della batteria standardizzato. 

Durante questo test, il dispositivo, con batteria completamente carica e impostazioni specifiche (risparmio energetico disattivato, nessun accessorio collegato, luminosità a 200 cd/m²), esegue un ciclo ripetuto di chiamate, inattività, navigazione web, trasferimento dati e riproduzione video fino allo spegnimento. 

La durata ottenuta viene poi utilizzata nella formula per calcolare l'IEE. In base al valore dell'IEE, i dispositivi vengono suddivisi in diverse classi di efficienza energetica, dalla A (a cui corrisponde un valore IEE maggiore di 2,70 per smartphone e un valore maggiore di 7,90 per tablet) alla G (a cui corrisponde un valore IEE minore o uguale di 1,20 per smartphone e un valore IEE minore o uguale di 2,59 per tablet). Questo sistema permette ai consumatori di confrontare facilmente l'efficienza energetica di diversi modelli.

Cos’è la classe di riparabilità e come si calcola

La classe di riparabilità è indicata sull'etichetta con un indice di riparabilità (R) e definisce quanto un dispositivo è facile da riparare. Questo indice viene calcolato attraverso una media pesata di sei differenti elementi relativi alla riparazione. Questi elementi includono il punteggio assegnato alla:

  • facilità di smontaggio (SDD)
  • tipo di elementi di fissaggio (SF)
  • tipo di attrezzi necessari per lo smontaggio (ST)
  • disponibilità dei pezzi di ricambio (SSP)
  • durata degli aggiornamenti software (SSU) 
  • informazioni sulla riparazione (SRI)

I punteggi vanno da 1, che è il valore più basso, a 5, che è il valore più alto. La media pesata di questi punteggi determina l'indice di riparabilità (R), che a sua volta definisce la classe di riparabilità, dalla A (R ≥ 4,00, indice di massima riparabilità) alla E (1,75 > R ≥ 1,00, indice di minima riparabilità). 

La novità più impattante per i produttori sarà quella di considerare la riparabilità fin dalla fase di progettazione, garantendo la disponibilità di pezzi di ricambio e la fornitura di aggiornamenti software per un periodo minimo di 5 anni. Insieme alla durata della batteria e alla sua sostituibilità, anche questi elementi centrali. 

L'obiettivo finale è quello di creare un mercato più sostenibile e responsabile, in cui i consumatori abbiano, a monte, più strumenti di informazione e, a valle, prodotti con un ciclo di vita più lungo. Questo cambiamento epocale, in arrivo a partire dal 20 giugno, avrà un impatto profondo su tutti gli attori del settore. 

Intanto, a proposito di riparazione, ti ricordiamo il servizio Riparazione Express per smartphone di MediaWorld: puoi fissare un appuntamento in negozio per riparare il tuo dispositivo richiedendo una diagnosi gratuita e tempi di intervento rapidi!

dimostrazione dei due nuovi smartphone poggiati su un tavolo.
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