Cosa sta succedendo alle RAM: i componenti stanno diventando difficili da trovare
Si è registrato nell’ultimo periodo un aumento di prezzi per le RAM. Vediamo cosa ha causato questa situazione e perché.
Aumento dei prezzi e pezzi sempre più difficili da trovare. Il mercato delle RAM sta vivendo negli ultimi mesi una situazione difficile che sembra non trovare soluzioni. Situazione che si riversa soprattutto nel settore gaming, dove RAM e DRAM (Dynamic Random Access Memory) sono utilizzate in modo massiccio. In sostanza, la domanda ha superato l’offerta causando un vertiginoso aumento dei prezzi in un effetto “a catena” che sta trascinando anche le SSD e le GPU.
Perché adesso le RAM sono difficili da reperire e cosa c’entra l’Intelligenza Artificiale
La causa della difficoltà a reperire le RAM, una delle componenti fondamentali dei PC, è in realtà il risultato di un intero sistema produttivo in affanno. Un affanno connesso al boom dell’Intelligenza Artificiale. In pratica, le aziende che producono questi fondamentali componenti per PC si sono dedicate alla massiccia produzione dei moduli necessari per nuovi data center per l’IA che consumano molta RAM rispetto ai PC tradizionali usati da utenti “normali”, ovvero quelli che vanno a costituire il mercato consumer. Un ritmo che le aziende stesse non riescono più a sostenere, arrivando quindi ad una carenza del prodotto sul mercato che determina, a sua volta, l’aumento dei prezzi. Un aumento dei prezzi in rapida evoluzione tanto che alcune catene di negozi negli USA hanno deciso di non esporre prezzi fissi per prodotti di questo tipo: il prezzo di oggi potrebbe subire un aumento del 25-50% già domani. Situazione che costringe i rivenditori a controllare il valore delle RAM sul momento, aggiornandolo quasi in tempo reale, come avviene ad esempio con l’oro.
Un altro caso emblematico è quello di Framework, una nota azienda produttrice di computer e laptop modulari, che ha deciso di interrompere per il momento la vendita di RAM. «Non abbiamo modificato i prezzi delle memorie» ha comunicato l’azienda tramite un post su X, «ma abbiamo dovuto rimuovere le memorie standalone dal nostro Marketplace per contrastare gli speculatori». Come spesso accade in questi casi, infatti, si rischia di incoraggiare fenomeni di bagarinaggio: ovvero la rivendita di questi prodotti diventati rari e introvabili a prezzi maggiorati.
Quanto durerà la carenza di RAM
Ovviamente non è facile fare previsioni, soprattutto quando il fenomeno è così vasto e ha ricadute in diversi settori. Tuttavia, alcuni analisti segnalano che potrebbe durare fino a fine anno sconfinando anche nel 2026. Le aziende che producono RAM stanno già lavorando per ampliare le loro linee produttive ma potrebbero volerci diversi mesi per rientrare alla normalità. Per gli utenti finali, inoltre, la situazione è ancora più imprevedibile: alcune aziende produttrici di PC preassemblati, ad esempio, hanno tranquillizzato i clienti facendo sapere di avere abbastanza “scorte” di RAM da non determinare un aumento del prezzo dei prodotti finali almeno per i prossimi mesi.
