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Qual è il modo migliore per caricare il telefono: un esperimento svela la differenza tra ricarica rapida e lenta

Redazione MediaWorld10 NOVEMBRE 2025

Un esperimento condotto dal canale HTX Studio ha finalmente chiarito i dubbi su alcuni falsi miti riguardo le batterie degli smartphone, soprattutto per quanto riguarda la ricarica rapida. Vediamo cosa hanno scoperto e qual è il modo più corretto per ricaricare il telefono.

“Non lasciare il telefono attaccato al caricatore quando raggiunge il 100%”. “La ricarica rapida a lungo andare rovina la batteria”. “Meglio tenere il telefono all’80%”. Sono solo alcuni dei luoghi comuni che circolano sugli smartphone e in particolare sulla ricarica delle batterie al litio . Un content creator ha così deciso di fare un esperimento ed osservare l’usura della batteria di circa 40 smartphone (Apple e Android) per verificare se e in quale modo la ricarica (soprattutto quella rapida) può compromettere davvero la longevità della batteria. L’esperimento, riassunto in un video di 8 minuti e pubblicato sul canale YouTube HTX Studio, è durato per ben 167 giorni e ha prodotto interessanti risultati. Vediamo come si è svolto l’esperimento nel dettaglio e quali sono le conclusioni per sfatare - una volta e per sempre - tutti i falsi miti che conosciamo sulla ricarica dei cellulari.

Il test su 40 smartphone per 167 giorni

Una volta acquistati gli smartphone, l’esperimento è iniziato suddividendo i telefoni in 4 gruppi diversi

  1. Ricarica standard;
  2. Ricarica rapida;
  3. Ricarica parziale (tra il 30% e l’80%); 
  4. Gruppo di controllo;

Per la ricarica, ovviamente, la potenza dipendeva anche dal brand scelto. Gli iPhone sono stati caricati a 20W per la ricarica rapida, mentre quella “lenta” è avvenuta a circa 5W. Per gli Android, invece, la ricarica rapida era di 120W e quella standard di 18W

HTX Studio ha poi collaudato un sistema automatizzato che permetteva di interrompere la corrente del caricatore quando i telefoni raggiungevano il 100% e - una volta scaricati fino al 5% di batteria rimanente - avviare un nuovo ciclo di carica. Stessa cosa per il gruppo della ricarica parziale, solo che in questo caso la ricarica si fermava al raggiungimento dell’80% e riprendeva quando il dispositivo raggiungeva il 30%. Questo sistema ha permesso di conteggiare i cicli di ricarica fino a 500 per ogni dispositivo per un totale di 167 giorni di utilizzo continuo degli smartphone sottoposti a test, ovvero circa un anno e mezzo di utilizzo reale. 

Anche un altro luogo comune è stato analizzato, ovvero che lasciare il telefono collegato alla presa di corrente una volta che ha raggiunto il 100% sarebbe dannoso per la salute della batteria. Per questo, HTX studio ha sottoposto all’esperimento anche un altro gruppo di telefoni che sono stati lasciati spenti per una settimana, rispettivamente con batteria all’1%, al 50% e al 100% lasciando quest’ultimo costantemente collegato al caricatore e quindi alla corrente elettrica.

Cosa è emerso dall’esperimento di HTX Studio sulla batteria dei telefoni

Partiamo subito dai dati, suddivisi per gruppi di smartphone in base alla durata delle ricarica. 

  1. Negli smartphone testati con ricarica standard è stata registrata una perdita della capacità della batteria pari all’11.8% per gli iPhone e 8.8% per Android
  2. Per quanto riguarda la ricarica rapida, la perdita della capacità della batteria al termine dell’esperimento era del 12,3% per i dispositivi Apple e 8.5% per gli Android
  3. Nel terzo gruppo sottoposto al test, quello della ricarica parziale, l’usura della batteria si è ridotta del 4% negli iPhone e del 2,5% nei dispositivi Android

Cosa ci dicono questi dati? Quali sono le conclusioni che possiamo trarre da questo test indipendente? 

La ricarica veloce non ha un impatto così importante sulla capacità della batteria. La differenza rispetto alla ricarica tradizionale c’è, ma è minima e non significativa. Tanto che non “vale la pena” sacrificare la velocità e la praticità della Ricarica Rapida per salvaguardare la salute del telefono.  Il “mito dell’80%” si è rivelato in parte vero. Ci sono dei benefici per la durata della batteria, seppur minimi. Preservare il telefono in quel range “sano” compreso tra il 30% e l’80% può ridurre l’usura della batteria, ma non in modo così importante come pensiamo

Ma c’è un ultimo mito da sfatare: lasciare il telefono collegato alla corrente dopo che ha raggiunto il 100% di carica danneggia davvero la batteria? Dal test condotto da HTX Studio dopo una settimana la capacità della batteria non era affatto cambiata. Ciò vuol dire che, seppur esiste un processo di invecchiamento della batteria è in realtà un cambiamento che si può osservare solo a lungo termine. Lasciare il telefono nella presa di corrente durante la notte, magari, quando dormendo non ci accorgiamo quando ha raggiunto la carica massima, non comporta danni significativi. 

In conclusione, visti i dati e le percentuali che HTX Studio ha ricavato dal suo esperimento, il modo migliore per caricare la batteria forse non esiste. E ognuno di noi può scegliere la routine che preferisce.