Perché il ventilatore rinfresca senza raffreddare l’aria
Come fa il ventilatore a rinfrescarci se non raffredda l'aria ma la sposta? La risposta è nella fisica e nel nostro corpo.
Il ventilatore non funziona come un condizionatore, sposta l’aria ma non abbassa la temperatura nell’ambiente. Nonostante questo, ci fa sentire meno caldo. Come è possibile? Le ragioni sono principalmente due:
- il getto d’aria del ventilatore sposta letteralmente il calore attorno alla nostra pelle;
- viene sfruttato il processo di "perspiratio insensibilis".
Entrambe le motivazioni hanno a che fare con la nostra temperatura corporea e con le reazioni fisiologiche del nostro corpo all’aumentare della temperatura esterna, quindi. Ma come, nello specifico? Questo articolo nasce proprio per approfondire la questione e raccontare come può un semplice spostamento dell’aria procurarci sollievo e farci percepire meno caldo.
Meno caldo grazie al ventilatore: spostamento del calore e perspiratio insensibilis
Come è possibile che un semplice spostamento dell’aria ci permetta di sentire meno caldo?
Per rispondere a questa domanda, ricorriamo alla scienza e alla fisica. Infatti, la soluzione è nello spostamento dell’aria e nella reazione dell'epidermide a contatto con il getto d’aria del ventilatore.
L’aria in movimento puntata verso di noi fa sì che la pelle disperda calore in modo più rapido: in sostanza, grazie al getto d’aria, il calore si trasferisce dal nostro corpo all’ambiente circostante e questo fa sì che la nostra temperatura corporea si abbassi e si percepisca meno la sensazione di umidità sulla pelle. Per permettere che ciò accada, si mettono in gioco due meccanismi:
- la convezione, ossia il processo mediante il quale il calore viene trasferito dalla pelle all'aria circostante grazie al movimento dell'aria;
- l’evaporazione, quando il sudore sulla pelle si trasforma in vapore, assorbendo calore e raffreddando il corpo.
Grazie ad essi, la nostra pelle ha un ricambio d’aria costante e percepisce meno quella fastidiosa sensazione di appiccicoso data dal sudore e dalle temperature troppo alte.
Ma non è tutto. Hai mai sentito parlare di perspiratio insensibilis? Si tratta di un processo fisiologico che contribuisce alla termoregolazione: in poche parole, il corpo perde continuamente calore, anche quando l’epidermide sembra asciutta, e la sua temperatura rimane costante. Queste goccioline sono impercettibili ma giocano un ruolo fondamentale nella percezione di un’aria più fresca. Infatti, il ventilatore sfrutta questo processo colpendo le goccioline e accelerando il loro processo di evaporazione, creando quindi una sensazione di freschezza sulla pelle.
Insomma, è chiaro che un ventilatore non ha la stessa potenza e la stessa funzione di un condizionatore ma può essere un grande alleato per sopportare l’afa e per permettere al nostro corpo di abbassare la sua temperatura – e sudare meno.
Modelli di ventilatore tra cui scegliere
La distinzione principale da fare quando si parla di ventilatori è quella tra ventilatori portatili e ventilatori fissi.
I ventilatori portatili sono pensati per chi ne ha bisogno in diversi ambienti e vuole poterlo spostare in qualsiasi momento. Questi ventilatori possono essere a piantana, a torre, o da tavolo: scegli tra questi il modello che più si addice alle tue esigenze in termini di ingombro e leggerezza.
Se invece vuoi un ventilatore fisso, allora la risposta è il ventilatore da soffitto, un modello a pale che si installa e può essere utilizzato anche per generare aria calda. Ovviamente ha un costo maggiore e presuppone lavori strutturali all'ambiente, ma può essere utilizzato tutto l'anno, in modo da ammortizzarne la spesa.