Mediaworld Logo

Abbiamo provato il test di Microsoft per riconoscere le immagini create dall’Intelligenza Artificiale: non è andata benissimo

Redazione MediaWorld4 AGOSTO 2025

Microsoft ha ideato un quiz che ti sfida a distinguere le immagini create dall’IA da foto reali. Lo abbiamo provato anche noi: non è così facile come sembra.

“La crescente qualità delle immagini ottenute tramite l'Intelligenza Artificiale le rende più difficili da individuare. Sapresti dire se questa immagine è reale o generata dall’IA?” così Microsoft ha sfidato i suoi utenti, e noi abbiamo raccolto la sfida. Sembra ormai banale ripeterlo, ma l’Intelligenza Artificiale ha ormai fatto breccia nel cuore di tanti utenti che la utilizzano quotidianamente. Secondo un’analisi de Il Sole 24 ore il 28% degli italiani (circa 13 milioni di utenti) ha utilizzato almeno una volta un’applicazione di Intelligenza Artificiale. 

Le IA generative diventano ogni giorno più precise e raffinate, rendendo quasi impossibile distinguere tra i contenuti creati dai chatbot e quelli ad opera degli umani. Lo abbiamo visto, ad esempio, con i video: Veo 3 - il tool di casa Google - per la produzione di video crea brevi clip realistiche in poco tempo, tanto che sono diventate virali in poco tempo sui social. Ma come si fa a capire se un’immagine è creata dall’IA o è una foto reale? Per questo il gigante tech Microsoft ha creato un test: tutti possono farlo e mettersi alla prova. 

Come funziona il test ideato da Microsoft per riconoscere le immagini create dall’IA 

Nell’agosto 2024 Microsoft ha lanciato una sfida agli utenti del web: riconoscere le immagini create dall’Intelligenza Artificiale. Il test è gratuito e disponibile semplicemente collegandosi al sito realornotquiz.com. 

Ogni “round” consiste di 15 immagini. Per ognuna di esse l’utente deve decidere se, secondo la sua opinione, si tratta di un’immagine reale oppure creata con un’Intelligenza Artificiale. Una volta presa la decisione, basta fare click sui bottoni corrispondenti: ‘Real’ o ‘Artificial’. Dopo la scelta, Microsoft dice subito se si tratta di una risposta corretta (con la dicitura ‘Good job’) o sbagliata (suggerendo di continuare a provare: ‘Keep Trying…’). 

Dopo ogni sessione, otterrai un punteggio finale che indica quante risposte corrette in percentuale sei riuscito ad ottenere, e anche il percentile: ovvero dove ci si colloca rispetto al resto degli utenti che giocano. Le foto proposte sono di diverse tipologie: da paesaggi mozzafiato a ritratti, passando per scene di guerra e gruppi di persone in ambienti urbani.

anteprima del test di riconoscimento immagine reale o meno - IA.

Il nostro test sulle immagini create dall’IA: prova superata? 

Nonostante la tracotanza iniziale con la quale abbiamo intrapreso il test, tocca ammettere che non è così facile come sembra. Abbiamo provato il test più volte (non c’è un limite di tentativi sul sito) e nonostante l’impegno non è stato possibile ottenere il 100% delle risposte corrette. Per molte delle immagini che il test di Microsoft ci propinava ci sono voluti diversi secondi prima di giungere a una conclusione (che il più delle volte si è rivelata sbagliata). Il massimo punteggio che siamo riusciti ad ottenere è un modestissimo 60%. 

La difficoltà nel test in realtà dipende molto dal tipo di immagini che vengono randomicamente proposte. Come è ormai noto, uno dei grandi limiti dell’Intelligenza Artificiale quando si tratta di immagini sono i volti umani. Anche se se ormai la qualità aumenta ogni giorno di più e sono ormai lontani i tempi in cui le persone create dall’IA avevano 6 dita per mano, i volti e gli sguardi hanno qualcosa di immediatamente… “strano”

Come abbiamo visto anche nei video generati con Veo 3, questa sensazione è dovuta a quello che negli Stati Uniti viene chiamato “Uncanny Valley”: i volti delle immagini nel test sembrano umani, ma non hanno niente di umano. O comunque c’è qualcosa di disturbante che quasi ci mette inquietudine e ci fa dire “no, questo è strano, questo è fake”. Lo sguardo è vuoto, la pelle fin troppo levigata, il sorriso troppo simmetrico. 

Per il resto delle immagini, invece, si finisce per trovarsi d’accordo con la dicitura di Microsoft che abbiamo visto all’inizio: non è sempre così facile riconoscere una montagna vera da una creata dall’Intelligenza Artificiale. Il test può anche servire, però, ad allenare l’occhio e a esercitarsi più e più volte. Dopotutto è vero che quello di Microsoft è solo un gioco, ma avere degli strumenti per riconoscere i contenuti reali distinguendoli dalle immagini create con Intelligenza Artificiale potrebbe essere una skill sempre più utile al giorno d’oggi.