I video fatti con la nuova IA di Google sembrano reali: riconoscerli è quasi impossibile
Nelle ultime settimane sui social network si trovano centinaia di video virali: sono realizzati in maniera molto realistica con Veo3, l’Intelligenza Artificiale di Google.
Veo3 è un’Intelligenza Artificiale per la generazione dei video. È stata presentata, tra le tante novità, qualche settimana fa durante il Google I/0 2025.
Le clip realizzate in questo modo stanno spopolando sui social, diventando un fenomeno virale e scatenando un grande dibattito: c’è chi li trova iper-realistici, ma anche li definisce “inquietanti”. Come sempre accade, dinanzi a queste novità è normale sentirsi spaesati da qualcosa che fino a pochi anni fa non era nemmeno immaginabile.
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In un esempio realizzato proprio da Google per mostrare le capacità di Veo 3, ispirato al celebre romanzo Il vecchio e il mare di Hemingway, si può vedere come da un semplice prompt si può produrre una scena completamente realistica.
Ma quali sono i video realizzati con l’IA di Google? Come funziona? E come vengono realizzati? Vediamoli nel dettaglio.
I video generati da Veo 3 diventano virali
Con Veo 3 molti creator hanno messo alla prova la loro fantasia e la curiosità verso questo nuovo strumento, rilasciando sui social video totalmente generati dall’Intelligenza Artificiale di Google. Se ne trovano di diversi formati: interviste, influncer in modalità selfie che girano per il mondo, stand up comedian che si esibiscono.
I dialoghi sono recitati in modo naturale, i movimenti sono fluidi, gli sguardi in camera convincenti. Molti dei protagonisti dei video, generati da questo nuovo strumento di Intelligenza Artificiale mostrano anche una certa consapevolezza di sé: «Allora, non so come sia successo, giuro» - dice un’influencer generata da AI mentre passeggia per una strada di notte, tenendo con la mano lo smartphone in modalità selfie - «5 minuti fa ero solo il testo di un prompt, e adesso guardate: sono qui, a Roma. Non è pazzesco?». Altri invece spiegano di non credere alla Prompt Theory, ovvero all’idea che ci sia un ‘creatore’ dietro loro stessi.
Ma cosa ottengono questi video, dal punto di vista di chi li guarda? Per gli utenti e gli spettatori, l’effetto prodotto è quello cosiddetto “Uncanny Valley”. Si tratta di un concetto introdotto da Masahiro Mori, studioso di robotica, già negli anni Settanta, e si riferisce a quella sensazione che si prova quando ci si trova davanti a qualcosa che ricorda molto gli esseri umani, ma che non ha nulla di umano. Possiamo dire che c’è qualcosa che non va, possiamo dire che c’è qualcosa di diverso, anche se non sapremmo dire cosa nello specifico. E questo provoca in alcuni un senso di spaesamento, ma anche inquietudine.
Come vengono realizzati i video virali di Veo 3 e come si usa
Ma non sono solo le questioni etiche e morali ad emergere con questa nuova applicazione dell'Intelligenza Artificiale. Quello che è evidente, rispetto anche alla versione precedente dello stesso tool (ovvero Veo 2), è il grande salto in avanti che i contenuti generati con Intelligenza Artificiale hanno fatto in termini di qualità. Dimenticate, quindi, persone con 6 dita, volti deformati e proporzioni sbagliate: ovvero tutti quegli indizi che fino a qualche mese fa potevano aiutarci a distinguere un ritratto vero e proprio da un’immagine generata con Intelligenza Artificiale.
L’effetto iper-realistico è dato anche dall’audio: Veo 3 (come spiega la stessa Google nelle descrizioni dei suoi video demo caricati su Youtube) permette di aggiungere effetti sonori, rumori ambientali e dialoghi in modo nativo. Il risultato è un’aderenza immediata dell’audio con i labiali dei protagonisti e coerenza con lo scenario.
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Ma come funziona Veo 3? Veo 3 si comporta, in realtà, come i tanti chatbot di IA che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni. Basta, infatti, impartire un prompt descrivendo personaggi, ambientazione, scrivendo i dialoghi. La regola di base rimane sempre la stessa: più preciso sarà il prompt più le immagini generate saranno accurate e rispondenti alla nostra idea iniziale.
Veo 3 è disponibile già all’interno dell’app Gemini, ma per utilizzarlo è necessario sottoscrivere il piano AI Ultra, dal costo di 249,99 dollari al mese. Puoi provare Veo 3 anche all'interno del piano AI Pro, anche se con un numero limitato di tentativi ad un costo inferiore: attualmente è gratis per il primo mese, dopo il prezzo è intorno ai 22 euro al mese. Tuttavia, per accede è necessario un numero americano.